Torna il Trio "stagionato", ma per ridere
Lopez, Marchesini e Solenghi
Lopez, Marchesini e Solenghi di nuovo insieme dopo 25 anni. I comici: «Noi, in pensione e ben conservati. Ci cura l’imbalsamatore dei Pooh»
L’hanno voluto chiamare
Non esiste più la mezza stagione, titolo di un loro spettacolo ma anche luogo comune tipico come «Si stava meglio quando si stava peggio», «Non so più cosa mettermi», «I cinesi non muoiono mai».
E Lopez, Marchesini e Solenghi li recitano in coro concludendo con un «Com’è triste Venezia! Vedessi Mestre» che strappa una risata. Con Non esiste più la mezza stagione il Trio, il famoso, famosissimo Trio, torna su Raiuno per tre sabati di seguito a festeggiare i 25 anni della sua nascita. Nascita casuale, alla radio, nel 1982, con ognuno dei tre che aveva già il suo percorso alle spalle. Grande successo seguito da raddoppi e da allungamenti. Passaggio in tv con Fantastico, Domenica in, i Promessi sposi. Ritorno al teatro nello spettacolo Allacciare le cinture. Scioglimento del Trio nel 1998 per la comune volontà di riprendere ognuno la sua strada. A farli tornare uniti ci avevano pensato in tanti. La più restia sembrava essere Anna Marchesini ma lei nega. «Il Trio non è stato programmato: è nato per caso e per caso s’è sciolto, ma noi non ci siamo mai lasciati sul serio. Ridiamo solo a sfiorarci. L’intesa è perfetta. Stare insieme ci rende felici». Il progetto di una rimpatriata è venuto fuori nel salotto della Marchesini rivedendo vecchi pezzi andati in onda e inediti mai trasmessi.
Destinato ai più giovani che li hanno visti solo su You Tube o a tarda notte in tv, costruito sul «com’eravamo» ma anche sul «cosa siamo diventati», lo spettacolo ha scelto come cornice la gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti in via di Ripetta, dove lo scenografo Gaetano Castelli ha ricostruito una sorta di aula magna nella quale si affoleranno gli studenti dell’istituto tra le copie dei Dioscuri del Quirinale e quelle dei Prigioni di Michelangelo. «Vogliamo mostrare la nostra fisicità - dice Lopez - e i segni del tempo sulla nostra comicità: postura, capelli, rughe». «Anche se siamo un terzetto di pensionati siamo ben conservati - aggiunge Solenghi, - ci ha curato lo stesso imbalsamatore dei Pooh». Un programma sull’onda della nostalgia? «Sull’onda del terrore. Per farcela prendiamo i sedativi. Ci conforta che non siamo a inizio carriera». Meglio o peggio la comicità di allora o quella di oggi? «La comicità è una terra promessa - dice la Marchesini - l’abbuffata di scenette che si pratica attualmente in tv non le giova». Il ritorno del duo Solenghi-Lopez con Max e Tux non fu gran cosa, però. «Siamo cresciuti in tempi in cui i dati Auditel ce li faceva vedere Giovanni Salvi tirandoli da fuori da un cassetto con la circospezione di un pusher di droga.
Vorremmo continuare a volare alto». Se dovesse andar male? «Speriamno che qualcuno di quei 12 13 milioni che ci vedevano allora voglia ancora rivederci», spiega Solenghi. «A meno che non sia morto», scherza la Marchesini. E se invece andasse benissimo? «Dopo per me c’è Sanremo. Lopez condurrà I soliti ignoti, Anna sarà la valletta de I fatti vostri. Ci impossesseremo della tv. Il nostro è un golpe», spara Solenghi. Trasgressione? «Mai cercata. Anche quando la nostra scenetta su Khomeini si trasformò in un caso diplomatico, fu contro la nostra volontà. Baudo ci aveva suggerito di guardare all’attualità e noi l’avevamo fatto». Ma in tempi di par condicio come vi comporterete? «Abbiamo firmato un contratto in cui ci impegniamo a non parlare di sesso, religione, politica. In pratica non andremo in onda».
Li smentisce il direttore di Raiuno Del Noce: «Con la satira si può dire tutto e comunque il sesso è permesso». Abiti di scena previsti? La Marchesini giura che sarà in topless, Solenghi nel body di Malgioglio, Lopez nudo. La speranza è resuscitare in questa aula magna il clima di sconvolgente partecipazione che c’era al tempo del 68 nell’università quando gli studenti erano loro. A coordinare il programma Giampiero Solari. Lo produce Bibi Ballandi. Ospite di ogni puntata un cantante molto amato dal Trio. Si comincia con De Gregori.